Ciao Bruce

Sono passate quasi due settimane, lo scorso 4 Giugno il mio micione Bruce ci ha lasciati. È successo tutto così in fretta, da un lato forse è anche meglio così, è stato male il lunedì pomeriggio, appena possibile lo ho portato dal vet il martedì mattina. Gli è stato fatto un lungo intervento di pulizia della vescica, reso più difficile dal canale molto stretto. Il veterinario ha dovuto fare una seconda dose di anestetico per non rischiare che si risvegliasse durante le fasi finali. QUando l’ho riportato a casa erano già le 12, si sarebbe dovuto risvegliare verso le 13/13.30. Quando invece sono passata a casa all’uscita da lavoro, alle 17, era ancora sotto effetto dell’anestesia. L’ho riportato di corsa dal vet che gli ha fatto l’antidoto, il micione si è ripreso nel giro di pochi minuti. L’ho riportato a casa e in macchina ha iniziato anche a lamentarsi, la cosa mi ha rincuorata non poco. L’ho lasciato a casa per andare a prendere i bimbi dai miei.

Una volta rientrati non l’ho trovato più dove lo avevo lasciato, in camera mia. L’ho ritrovato nella veranda della cucina, accasciato in terra; non so proprio quanto ci abbia messo ad arrivarci ma mi è parso un ottimo segno. L’ho riportato in camera e ho cercato di dargli da bere il più spesso possibile, ogni tanto qualche lamento ma mi sembrava fosse tutto sotto controllo.

Verso le 22 gli ho dato da bere e mi sono resa conto che non reagiva all’inserimento dell’acqua. Sono andata a dormire, ce lo avevo vicino e potevo sentire i lamenti sommessi. A un certo punto sembrava avesse una specie di conato. Sono corsa ad aiutarlo, a tenerlo dritto perchè non soffocasse ma d’improvviso si è irrigidito per poi rilassarsi subito dopo. L’ho accarezzato per farlo tranquillizzare, sentivo le fusa leggere leggere e poi più niente… ho avvicinato l’orecchio per capire se stesse o meno respirando. Non capivo proprio cosa stesse succedendo. Ho chiamato luca che dormiva davanti alla tv, è scattato in piedi ed è corso in camera. Continuava a dirmi no ma no, sta dormendo. Ma le lacrime mi sono salite agli occhi senza che potessi fermarle… non c’era più, il mio micione Bruce non c’era più dentro quel corpo vuoto.

Sono sempre stata consapevole del fatto che questi mici avrebbero vissuto meno di noi. Spesso mi sono ritrovata a pensare chi dei tre ci avrebbe lasciato per primo. In un gioco doloroso, provavo a pensare che reazione avrei avuto alla perdita di uno rispetto agli altri. Chiaramente la realtà è sempre più forte di qualunque immaginazione. Quel gattone dal carattere solitario e fiero, che si faceva toccare e stropicciare solo da me, che ancora, alla veneranda età di 11 anni arrivava correndo se sentiva il rumore di carta appallottolata, che recentemente ho dovuto recuperare per ben due volte dal parcheggio del palazzo perchè pensava di poter volare per prendere le rondinelle, ecco, lui è stato il primo del trio a lasciarci. Alì è da due settimane che non si dà pace, lo cerca ovunque, piange e si lamenta. Come compatirlo? Erano insieme da sempre, ancora da prima di nascere…

Io beh, comincio a metabolizzare, ancora adesso a scrivere queste righe mi bruciano gli occhi e mi si stringe la gola. A volte mi sembra di vederlo con la coda dell’occhio che mi passa vicino per casa o che si sistema sul nostro letto. Era una presenza discreta ma voluminosa nella nostra casa, il vuoto che ha lasciato è davvero grande…

Slideshow Bruce

10 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. gerberina84
    Giu 17, 2013 @ 15:13:58

    Chi non ha mai amato un animale non ti può capire, Ely.
    A me si stringe la gola a pensare a quello che puoi aver passato in quei momenti.
    Quando uno di loro ci abbandona è come se morisse un parente e il lutto richiede sempre del tempo per essere elaborato.
    Non so darti consigli su cosa potresti fare per aiutare Alì, ma probabilmente solo il tempo potrà dargli conforto.
    Ti mando un grosso abbraccio :*

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  2. barbara1976
    Giu 17, 2013 @ 15:14:24

    eli… stretto a te fino all’ultimo… come poteva andarsene in maniera più serena? le ultime fusa per te per salutarti…
    ti abbraccio amica mia…
    non scrivo altro, ho mio padre di fronte e si chiederebbe perchè queste lacrime…

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  3. barbara1976
    Giu 17, 2013 @ 17:39:31

    alì si calmerà solo quando gli darai altro a cui pensare 😛 e non scherzo. la arwilla era disperata, cercava margot ovunque. si è calmata solo con Morgana.

    (blacco non so se si sia mai accorto di qualche cambiamento. probabilmente si sta ancora chiedendo come mai la margot sia improvvisamente diventata piccola e nera).

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  4. Marta
    Giu 17, 2013 @ 18:29:37

    Un abbraccio forte forte.
    Marta

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  5. dabogirl
    Giu 17, 2013 @ 22:34:40

    un incubo per chiunque abbia un animale… hai fatto tutto quel che potevi. Un abbraccio

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  6. dabogirl
    Giu 04, 2015 @ 20:31:03

    Ti capisco bene, MeToo ci ha lasciato a dicembre.
    mi sono rivista nelle tue parole
    un abbraccio

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